lunedì, luglio 03, 2006

L'informazione

Ciao,

quando avevo circa 14 anni pensavo che mi sarebbe piaciuto fare il giornalista. Probabilmente avrei fallito completamente, perchè i giornalisti sono ormai estinti. Intendiamoci: la mia definizione di giornalista è: colui/ei che riporta i fatti. Un cronista insomma. Uno che, se proprio vuole dire anche la sua, lo fa, ma separando le proprie idee dai fatti. Credo proprio che questa figura non esista più. Curiosamente altri mestieri, seppure a fatica sopravvivono: l'arrotino, lo spazzacamini. Il giornalista no. Che i giornalisti siano tutti morti come i dinosauri? No. Si sono evoluti. Sono diventati opinionisti. Vengono pagati per esprimere un'opinione (che in molti casi, guarda un po', coincide con quella di chi li stipendia) sui fatti più disparati. Il loro pensiero sovrasta il fatto stesso, e diviene lui oggetto di discussione. Il fatto viene poi dimenticato, alla faccia della storia. Sembra che oggi avere un'opinione sia una professione (anche redditizia) e che solo alcuni, in quanto professionisti del ramo, possano vantare i titoli per esprimerla. Non è così: ricordiamocelo sempre. Non esistono opinioni giuste e sbagliate, proprio perchè di opinioni si tratta. E non occorre appartenere all'ordine dei giornalisti per averne una. Invece, è preferibile essere figlio di giornalisti per appartenere all'ordine. Sarà forse perchè papà non è giornalista, che ho scelto un'altra strada?


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