giovedì, gennaio 24, 2008

Le vittime

Ciao,
molti milioni di persone muoiono quotidianamente di stenti e malattie, perché i governi di tutto il mondo vogliono che sia così; poche migliaia di cittadini israeliani sono minacciati da alcuni missili palestinesi; oltre un milione di cittadini palestinesi vive senza generi di prima necessità a causa del blocco imposto dal governo di Israele; migliaia di clandestini perdono la vita ogni mese nel tentativo di entrare nel nostro paese; tutti i giorni qualche lavoratore sacrifica se stesso, e di conseguenza la propria famiglia, per una qualche azienda; centinaia di migliaia, o forse più, sono i cittadini che attualmente vivono sommersi di spazzatura in Campania; chissà quanti vivono ricattati da mafiosi, da usurai e da criminali in genere; moltissime famiglie non arrivano a fine mese; chissà quanti uomini, donne e bambini, nel mondo, devono sopportare i soprusi dei propri governi.

L’elenco è infinito. Ma questo è già sufficiente.
Chi sono le vittime?

Il papa, perché finalmente (era ora!) qualcuno avuto l’opportunità di tappargli la bocca. Poverino, lui è vittima di censura, non parla mai, non esterna mai, non hai mai l’occasione di influenzare la vita di coloro che di lui non vogliono nemmeno sentir parlare.

Mastella, perché lo accusano di qualcosa che tutti sospettavano, lui e tutta la sua famiglia. Poverino, ce l’hanno con lui e i suoi parenti.

L’opposizione perché il governo si deve dimettere.

Il governo perché l’opposizione fa ostruzionismo.

Le aziende perché fatturano poco e pagano troppe tasse.

I politici in genere, tutte le volte che sentono parlare di magistratura.

E NOI?
Ora basta. Forse siamo pronti per un altro ventennio, per un uomo che faccia veramente piazza pulita. E che dopo bisognerà di nuovo appendere. E sarà lui la vittima.


martedì, gennaio 08, 2008

Anno nuovo, cronaca vecchia

Ciao,

se fosse vero quanto ho letto, vorrei ringraziare pubblicamente l'uomo di cui si parla in questo articolo. Il suo gesto, più che legittimo, ha forse risparmiato due vite innocenti: la sua e quella del malcapitato che gli avrebbe fatto seguito nella inevitabile rapina successiva. Vorrei manifestare a costui tutta la mia solidarietà, nonché il mio totale dissenso in caso di condanna. Per me questo è un eroe. L'eccesso di legittima difesa è una idiozia: se mi minacci con una pistola in casa mia, è giusto che tu muoia. Anzi, è il minimo. E non venitemi a parlare di amore fraterno. Fratelli di quel tipo non ne voglio.

http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/uccide-rapinatore/uccide-rapinatore/uccide-rapinatore.html


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