lunedì, gennaio 30, 2006

Miracolo!

Ciao,
finalmente una buona notizia. Anche da morto Giovanni Paolo II è in grado di fare miracoli (il che è in effetti un eresia: solo Dio li può fare, ma è un dettaglio). Il fatto strano è che non sono considerati abbastanza straordinari i “miracoli” accaduti durante il suo pontificato. Senza ironia ne vorrei rammentare alcuni:

1) Paul Marcinkus non viene cacciato via dallo IOR dal neo eletto Papa, nonostante i suoi provati (alcuni) rapporti e traffici con Calvi, Sindona e altri.
2) Paul Marcinkus divenne addirittura cardinale ma i suoi (e del Vaticano) traffici rimangono misteriosi.
3) Giovanni Paolo II sopravvisse ad un attentato. Alì Agcà premette il grilletto. Dopo oltre vent’anni non se ne sa molto di più.
4) Emanuela Orlandi è scomparsa. Chiediamo al mago Silvan?
5) Anche Mirella Gregori è scomparsa, ma non se la ricorda più nessuno? Perché?
6) Il 4 maggio 1998 morirono in Vaticano Cédric Tornay, un alabardiere delle guardie svizzere, Alois Estermann, appena nominato suo comandante e sua moglie Gladys.

Non c’è che dire, durante il pontificato di Giovanni Paolo II ne sono successi di fatti curiosi…
Un pontificato cristallino.
Ma sì, subito santo. A forza di cercare vuoi che non salti fuori qualche altro miracolo?

Ecco il link:

Giovanni Paolo II, forse Santa Sede ha trovato il miracolo

http://it.news.yahoo.com/30012006/58/giovanni-paolo-ii-forse-santa-sede-trovato-miracolo.html

mercoledì, gennaio 25, 2006

Sua Presenza colpisce ancora


Ciao,
mio malgrado non resisto alla tentazione di commentare le solite uscite di Sua Presenza Camillo Ruini. Ho letto la sua prolusione in occasione del “Consiglio permanente” della CEI, che sta avendo luogo in questi giorni. Chi fosse interessato può leggere l’intero testo sul sito della CEI. Si conferma che i professionisti delle anime pensano soprattutto a sé stessi: al primo punto c’è il “saluto, deferente, affettuoso e grato” al più alto in grado, cioè il Papa, con 1662 parole; al secondo punto servono 1273 parole per commentare e riassumere il Papa-pensiero, già espresso in occasione della Giornata Mondiale della Pace; al terzo punto sono sufficienti appena 526 parole per liquidare con “un rapido sguardo” la situazione internazionale; ma al quarto punto, inevitabile come la morte e puntuale come una rata, ci sono 902 parole di commento riguardo il clima politico “nel nostro paese”. Di queste, 101, quelle di seguito riportate, servono a sottolineare l’inutilità delle restanti 801:
“In vista del prossimo appuntamento elettorale confermiamo in primo luogo quella linea di non coinvolgerci, come Chiesa e quindi come clero e come organismi ecclesiali, in alcuna scelta di schieramento politico o di partito, linea che non è frutto di indifferenza o di disimpegno, ma di rispetto della legittima autonomia della politica e ancor prima della genuina natura e missione della Chiesa (cfr Gaudium et spes, 76). Nell’attuale situazione italiana anche con questo atteggiamento intendiamo inoltre contribuire a quel rasserenamento del clima e a quella concordia sui valori e gli interessi fondamentali della nazione di cui si avverte acutamente il bisogno.”
Ricorderei a Ruini che il suo paese si chiama “Stato del Vaticano” ed ha confini geografici e politici ben precisi. Il nostro è l’Italia, che di farabutti è già pregna. Fortunatamente per noi un Santo di nome Camillo già esiste, e la carriera Papale è sfumata. Forse è per questo che per cercare di rendersi immortale ricorre a queste dichiarazioni. Certo che, in periodo pre-elettorale, in Italia cerchiamo di non farci mancare proprio nulla, estendendo la par condicio anche ai politici ed ai partiti stranieri.

venerdì, gennaio 20, 2006

Altro che Asimov...

Ciao,
avete fatto caso che da qualche anno si parla pochissimo di MAFIA?
Saltuariamente ci informano delle vicissitudini prostatiche di Provenzano: in pratica sappiamo come è fatto dentro, ma non che faccia abbia.
Riina non fa più notizia: ma chi ci crede che fosse lui il capo?
Per contro CAMORRA, ‘NDRANGHETA, e compagnia bella sembrano imperversare.
Si potrebbe supporre, così per gioco, che:


a) La MAFIA non esiste, non è mai esistita: tesi sostenuta soprattutto dai mafiosi stessi.


b) La MAFIA è stata sconfitta e quindi non è più un problema.


c) La MAFIA esiste, ma è diventata ONLUS ed aiuta i bisognosi.


d) La MAFIA continua a fare quel che ha sempre fatto ma le notizie vengono censurate.


e) La MAFIA non ha più bisogno di ricorrere a certi mezzi per imporre le proprie regole.


Certo che, così per ipotesi e tanto per scherzare, se un mafioso un giorno andasse al governo potrebbe verificarsi che di MAFIA non si parlerebbe più né sui giornali, né in televisione; invece, presumibilmente, verrebbero perseguitate le organizzazioni concorrenti. Ma, soprattutto, che bisogno ci sarebbe di ammazzare la gente per affermare un potere già legalmente detenuto?


Ma naturalmente questa è fantascienza…


giovedì, gennaio 12, 2006

E' iniziata la campagna elettorale: più sacrifici per tutti!


Ciao,

ecco due notizie recuperate in questi ultimi giorni.

(ANSA) - ROMA, 5 GEN - Per il contratto con gli italiani firmato a 'Porta a Porta', Silvio Berlusconi dovra' comparire davanti a un giudice di pace . A citarlo in giudizio e' stata una pensionata di 78 anni di San Cesareo (Roma) che non ha visto aumentare la propria pensione a 516 euro cosi' come promesso dal presidente del Consiglio. Anzi, se l'e' vista ribassare. Il premier e' stato invitato a comparire per il 28 febbraio. Come testi sono stati citati il conduttore tv Bruno Vespa e il ministro Maroni.

(http://it.news.yahoo.com/05012006/2/pensionata-cita-premier.html)

(ANSA)-ROMA,11 GEN-Il consiglio di presidenza del Senato ha deciso di non applicare il taglio del 10% previsto in Finanziaria a liquidazioni e pensioni dei senatori .La decisione, a quanto si apprende da ambienti della presidenza di Palazzo Madama, e' stata presa con il solo voto contrario del presidente Marcello Pera e le astensioni del vice presidente Domenico Fisichella e del Questore Franco Servello.

(http://it.news.yahoo.com/11012006/2/senato-taglio-10-senatori.html)

Ogni commento è superfluo.

lunedì, gennaio 02, 2006

Un maggiordomo strapagato

Ciao,
quasi sette anni or sono, in una delle residenze più antiche e prestigiose di Roma, si ricercava un maggiordomo. I requisiti richiesti erano: nome altisonante, statura non troppo elevata, età non più giovane (perché ispira simpatia), e naturalmente spiccato senso del servilismo. I suoi doveri sarebbero stati di tenere pulita la residenza, viaggiare, tenere discorsi retorici e spesso noiosi, presenziare a cerimonie di vario tipo, ma nello stesso tempo cercare di apparire il meno possibile nelle occasioni importanti. La retribuzione era garantita ai massimi livelli della categoria. Nessuno, tra coloro che in precedenza avevano avuto questo incarico, aveva dimostrato di possedere tutti i requisiti richiesti, per cui non si pensava di poter trovare il candidato ideale.
Invece, si presentò un signore sulla settantina, dal doppio nome di battesimo, sposato, non alto, che, a quanto si affermava sul suo curriculum vitae, per anni aveva servito e difeso con devozione e perseveranza gli interessi di coloro che custodivano e vigilavano sul tesoro di un intero popolo. Compito non facile, visto che il suo successore in tale ruolo è naufragato tra gli scogli degli scandali e delle polemiche, ma questa è un’altra storia…
Torniamo a noi. Il nostro candidato superò tutti i colloqui e fu assunto in pianta stabile con contratto (rinnovabile) della durata di sette anni. Si trasferì con la sua signora nella nuova residenza e iniziò la sua avventura. Il Padrone (chiunque egli fosse) fu sempre soddisfatto di lui: una persona discreta e fidata - così diceva il Padrone – che sente ma non ascolta, e che raramente, ma solo per una questione di forma, ha esternato la sua opinione.
Tutti vorrebbero un maggiordomo così. Ed infatti tutti ne parlano bene, le sue referenze sono ottime, ed il suo contratto sta per scadere. Il suo futuro Padrone (chiunque egli sarà) non potrà che esserne soddisfatto.
Anche il migliore dei servitori, però, è un essere umano che invecchiando, perde colpi.
Recentemente, attanagliato dal timore di non esser più all’altezza del proprio compito, si è lasciato andare ad uno sperticato autoelogio nel tentativo di meritarsi il rinnovo del contratto. Tutti hanno avuto l’impressione di vedere in lui il suo attuale Padrone, che in questo campo è sicuramente il migliore. Come si dice: il cane dopo un po’ tende ad essere simile al padrone…Il Padrone però non gradisce le imitazioni di sé stesso: o meglio, come il Dio del Corano ha proibito qualunque sua rappresentazione (che non abbia espressamente autorizzato).
Il giorno successivo il maggiordomo, credendo di compiacere il Padrone, ha filosofeggiato di guerra e di pace, introducendo il concetto di guerra guerreggiata. Evidentemente deve perciò esistere anche una condizione di guerra non guerreggiata: può essa identificarsi con la pace? Ma allora la guerra guerreggiata non potrebbe essere definita più semplicemente guerra? Il dibattito è aperto, in attesa di chiarimenti, Padrone permettendo, da parte del nostro maggiordomo. Nostro, si perché, dopotutto, siamo noi che lo paghiamo per dire queste fesserie.

In futuro cerchiamo di essere più attenti a chi ci mettiamo dentro casa.


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