giovedì, agosto 18, 2005

Signoraggio

Ciao,
come alcuni di voi sanno, recentemente ho sentito parlare di Signoraggio ed ho provato ad informarmi sulla rete. Internet è una buona cosa, ma ci si trova tutto ed il contrario di tutto. Cominciamo dai fatti: la parola descrive la differenza tra il valore nominale (quello impresso) di una moneta o banconota, e quello reale (in pratica il costo di fabbrica). Fino qui non ci può essere confusione: è un dato di fatto.
Secondo alcuni, le Banche Centrali (BCE, Federal Reserve Bank etc.), stamperebbero le banconote per poi prestarle alle rispettive nazioni, ovviamente con un interesse, in base al valore nominale. Tutte le nazioni sarebbero così costrette a tassare i cittadini per ripagare il debito nei confronti di tali banche, le quali non sarebbero pubbliche, ma private!!
Quindi in parole povere, ci sarebbero dei signori (privati) che stamperebbero soldi a costo di tipografia per prestarli al valore nominale. Noi siamo debitori nei confronti di questi signori (il famoso debito pubblico!) e dobbiamo lavorare sodo. Il potere di questi banchieri è enorme: sono loro a decidere il destino delle vicende internazionali attraverso le guerre, finanziando magari tutte le fazioni, ma una un po’ più delle altre, e guadagnando su tutte. Pochi avrebbero osato opporsi a questo cartello e coloro che l’hanno fatto sono finiti male (JFK ad esempio sarebbe stato eliminato per questo motivo).
Ovviamente io non so se tutto questo sia vero, ma potrebbe essere verosimile: le banche ci fregano ed anche questo è un dato di fatto. Prendiamo Bankitalia: secondo il suo statuto (disponibile on line per tutti) il suo capitale è di 156000 euro (un po’ poco per una società qualsiasi, figuriamoci per una banca), e deve essere ripartito tra i soci che devono essere per forza banche, assicurazioni, istituti di previdenza etc, purchè la maggioranza resti pubblica. Ebbene i due soci di maggioranza sarebbero (non credo esista conferma né smentita ufficiale) il Grupo Intesa e Sanpaolo IMI che per quanto ne so, sono privati.
Ultimamente in rete alcuni blog di maggiore successo (come beppegrillo.it) o siti interattivi come wikipedia, sono subissati di contributi polemici riguardanti tale argomento. In particolare c’è un tale che afferma di subire continue censure al riguardo. Molti navigatori sembrano averlo preso in antipatia per la sua insistenza ed arroganza. Sembra che ci sia una spaccatura tra chi se ne frega e chi prede la cosa sul serio. Ma se avesse ragione lui?
Ho curiosato sui siti delle principali associazioni dei consumatori: adusbef, aduc, fedrconsumatori e adiconsum: solo nel primo caso ci sono mail che trattano l’argomento, ma sono scambi tra partecipanti ad una specie di forum. Qualcuno vuole aiutarmi a capire come stanno le cose?

Soluzione


Ciao,
in effetti la domanda era diretta ad Alessandra per fare delle prove, in ogni caso mi sembra giusto pubblicare la risposta: si tratta del Ponte di Langlois (Arles) immortalato da Van Gogh. Questa versione (ne dipinse più di una) risale al 1888.

venerdì, agosto 12, 2005

Tuttofabrodo


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