sabato, febbraio 18, 2006

Lezione di Antropologia


Ciao,
tutti gli individui appartenenti alla razza umana sono più o meno diversi fra loro. Alcuni gruppi sono riconoscibili in base a caratteristiche esteticamente evidenti e macroscopiche, come il colore della pelle o la statura. E’ possibile, nell’ambito degli stessi gruppi, individuarne poi altri, ed altri ancora, che solo gli studiosi sono in grado di distinguere. Alcune caratteristiche dell’essere umano però, non sono tipiche di un gruppo etnico piuttosto che un altro, ma si ritrovano distribuite più o meno in modo uniforme: parlo, ad esempio, dell’intelligenza.
A tal proposito vorrei, in controtendenza, spezzare una lancia in favore del Sig. Calderoli. Egli costituisce una conferma a quanto precedentemente affermato: e cioè che la distribuzione dell’intelligenza è più o meno uniforme. Possiamo considerare tale distribuzione in un grafico che riporti sull’asse X gli tutti gli individui, e sull’asse Y il livello di intelligenza. In un sistema di questo tipo sono necessari, al fine di mantenere la media abbastanza costante, individui come il Sig. Calderoli: in caso contrario non si potrebbero giustificare i picchi corrispondenti a persone come Einstein, Planck, Riemann, Leonardo da Vinci e via dicendo.
Per concludere, l’intelligenza non è un merito, ma una dote. Non si può colpevolizzare una persona in quanto priva di una dote. E’ nostro dovere rispettare tutti, ed in particolare anche coloro che hanno contribuito alla carriera del sig. Calderoli, consapevoli del fatto che prima o poi qualcuno riporterà in media il livello intellettivo della razza umana.

Nella prossima lezione tratteremo il tema della bellezza estetica, che è fortemente legato a fattori culturali tipici dei singoli gruppi umani. Naturalmente, esistono importanti eccezioni che potremo definire di carattere universale. Ancora una volta il Sig. Calderoli ci aiuterà a comprendre appieno questo concetto.

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